Albanella reale (Circus cyaneus)

Con il termine Albanella si indica una serie di uccelli rapaci del genere Circus che comprende varie specie tra le quali l’albanella mezzana (Circus aeruginosus),  detta anche falco di palude, l’albanella reale (Circus cyaneus),  la pallida e la minore.

Di seguito alcune immagini del rapace della specie Albanella reale scattate in località Sacca degli Scardovari nel Comune di Porto Tolle in provincia di Rovigo.

Albanella reale in volo di perlustrazione

Nella foto sopra si vede un esemplare maschio di albanella reale mentre sta perlustrando il suo luogo di caccia. Si possono notare le cinque “dita” nella zona terminale delle ali. Questo particolare differenzia l’albanella reale dall’albanella minore in quanto quest’ultima presenta solamente quattro “dita”. Il maschio di albanella reale lo si riconosce dalle sfumature di grigio nella sua parte superiore, sul petto e dall’addome biancastro mentre la femmina, ripresa in volo nell’immagine sotto riportata, è prevalentemente marrone con striature chiaro scure.

Albanella reale (femmina)

L’albanella predilige le zone aperte, in particolar modo quelle paludose, dove si ciba di insetti e di piccoli mammiferi, rettili e anfibi.

Momenti di caccia

Albanella reale in un momento di caccia.
L’Albanella reale stringe sicura con i propri artigli una piccola preda appena catturata. Si nutre in particolar modo di piccoli roditori e uccelli.
 
Albanella reale in volo con preda
Albanella reale in volo con la preda fra gli artigli,
Albanella reale in volo radente al terreno

L’albanella nidifica al suolo

Esemplare maschio di albanella reale

La modalità di nidificare al suolo dell’albanella la rende particolarmente vulnerabile ai cambiamenti antropici o naturali del terreno.

A volte può succedere che il nido possa trovarsi in un campo coltivato, magari a cereali, ed in questo caso, se il periodo della nidificazione coincide con quello della mietitura, si può verificare incidentalmente la perdita dell’intera covata a causa dell’uso dei macchinari utilizzati per la raccolta del cereale. Durante il periodo della cova generalmente è il maschio che si occupa di cercare il cibo anche per la femmina impegnata a covare.

Apertura alare dell’albanella reale

Albanella reale

L’apertura alare di un esemplare adulto di albanella reale può raggiungere i 120 cm.

Attrezzatura fotografica usata per le riprese delle immagini pubblicate in questo post:

Macchina fotografica: Olympus E-M10 Mark III

Obiettivi:

Olympus M.Zuiko 100-400mm F5.0-6.3 + MC-20

Luoghi dello scatto: Sacca degli Scardovari – Porto Tolle (Rovigo)

Gruccione in volo nel Delta del Po

Il gruccione è un bellissimo uccello insettivoro che ogni anno raggiunge alcune aree della nostra penisola italiana durante i mesi estivi. Si tratta dell’uccello più colorato che si può osservare nel nostro continente europeo.

La specie giunge nel nostro Paese tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, per ripartire ad agosto inoltrato verso l’Africa.

I gruccioni amano i luoghi con spazi naturali aperti nei pressi di cespugli, alberi e tralicci e vicino a corsi d’acqua.

Golosi di api, vespe e calabroni si nutrono di insetti catturati in aria con sortite in volo da punti di partenza costituiti da rami o linee elettriche.

I gruccioni sono monogami per tutta la loro vita e vivono mediamente 6 anni.

Una particolarità del gruccione è il modo con cui realizza i nidi. Difatti questi ultimi vengono realizzati costruendo dei cunicoli, che possono arrivare anche ad una lunghezza di alcuni metri, su pareti o sponde argillose o sabbiose.

(foto entrata di un nido di gruccione)
(avvicinamento del gruccione al nido)

La femmina depone dalle 5 alle 8 uova. Entrambi i sessi si occupano della cova, che dura circa 20 giorni. Di solito la specie effettua una covata l’anno.

I pulcini rimangono in fondo al cunicolo del nido per circa un mese e successivamente, alternandosi gli uni con gli altri, si spingono lungo il cunicolo del nido per ricevere il cibo. Nel mese di luglio i giovani escono all’aperto ed iniziano a volare restando però sempre nei pressi del loro nido all’interno del quale trascorrono la notte. I piccoli continuano comunque ad essere nutriti dai genitori fino a quasi il momento della migrazione verso l’Africa subsahariana che avverrà nei mesi di agosto settembre.

Il riconoscimento degli esemplari giovani rispetto ai gruccioni adulti lo si può notare osservando la coda: le penne della coda dei giovani sono di lunghezza simile, mentre negli adulti le penne direzionali centrali sono più lunghe.

Il gruccione ha un volo ondulato con rapide battute d’ala e a volte inframezzato con brevi momenti, di volo, ad ali raccolte che lo portano ad assumere posizioni particolari.

In cielo, nei momenti di caccia, il gruccione lo si può vedere veleggiare elegantemente simile ad un aquilone dai mille colori sgargianti.

Bee-eater in flight in the Po Delta

The bee-eater is a beautiful insectivorous bird that reaches some areas of our Italian peninsula every year during the summer months. It is the most colorful bird that can be observed on our European continent.

The species arrives in our country between the end of April and the beginning of May, before leaving to Africa in August-September.

Bee-eaters love places with natural open spaces near bushes, trees and trellises and near streams.

Greedy of bees, wasps and hornets feed on insects captured in the air with sorties in flight from starting points made up of branches or power lines.

Bee-eaters are monogamous throughout their lives and live on average 6 years.

A peculiarity of the bee-eater is the way it builds its nests. In fact, the latter are created by building tunnels, which can even reach a length of several metres, on clay or sandy walls or banks.

The female lays 5 to 8 eggs. Both sexes take care of the brooding, which lasts about 20 days. The species usually has one brood per year.

The chicks remain at the bottom of the nest tunnel for about a month and then, alternating with each other, push themselves along the nest tunnel to receive food. In the month of July the young go out into the open air and begin to fly, but always remain near their nest where they spend the night. However, the young continue to be fed by their parents until almost the moment of migration towards sub-Saharan Africa which will take place in the months of August and September.

The recognition of young specimens compared to adult bee-eaters can be seen by observing the tail: the tail feathers of juveniles are of similar length, while in adults the central directional feathers are longer.

The bee-eater has an undulating flight with rapid wing beats and sometimes interspersed with short moments of flight with gathered wings which lead it to assume particular positions; in the sky, during hunting moments, the bee-eater can be seen sailing elegantly similar to a kite with a thousand bright colours.

Photographic equipment used for shooting the images published in this post:

Camera: Olympus E-M10 Mark III

Lens:

Olympus M.Zuiko ED 40-150mm F2.8 PRO

Olympus M.Zuiko 100-400mm F5.0-6.3 + MC-20

Shooting locations: Sacca degli Scardovari – Porto Tolle (Rovigo)

Attrezzatura fotografica usata per le riprese delle immagini pubblicate in questo post:

Macchina fotografica: Olympus E-M10 Mark III

Obiettivi:

Olympus M.Zuiko ED 40-150mm F2.8 PRO

Olympus M.Zuiko 100-400mm F5.0-6.3 + MC-20

Luoghi dello scatto: Sacca degli Scardovari – Porto Tolle (Rovigo)

Una garzetta a pesca

Livrea bianca, becco e zampe nere, piedi gialli, una garzetta in attesa di una battuta di pesca lungo le sponde della Sacca degli Scardovari a Porto Tolle (RO). (Cliccare sulle immagini per ingrandirle sullo schermo)

Garzetta (Egretta garzetta)
Foto Maurizio Romio. Data scatto: 23 dicembre 2023. Località: Santa Giulia, Porto Tolle, Italia. Fotocamera Olympus OM-D E-M10 III + M.Zuiko 100-400 f5.0-6.3, ƒ/6.3, 1/3200 sec., 400 mm, efov 800 mm, ISO 500, crop. (Cliccare sulle immagini per ingrandirle sullo schermo) – (cliccare sulla foto per ingrandirla)

Nome scientifico “Egretta garzetta”

Una garzetta a pesca lungo le sponde della Sacca degli Scardovari.

Garzetta (Egretta garzetta)

E’ bello osservare la tecnica di pesca di questi uccelli. Con un movimento vibratorio della gamba smuovono il fondo per localizzare le prede, aiutandosi con le ali aperte per meglio localizzarle visivamente, per poi catturarle  con un repentino colpo di becco.

Garzetta (Egretta garzetta)
Foto Maurizio Romio. Data scatto: 23 dicembre 2023. Località: Santa Giulia, Porto Tolle, Italia. Fotocamera Olympus OM-D E-M10 III + M.Zuiko 100-400 f5.0-6.3, ƒ/6.3, 1/3200 sec., 400 mm, efov 800 mm, ISO 500, crop.

Nelle immagini seguenti si può notare il candido piumaggio della garzetta. (Cliccare sulle immagini per ingrandirle sullo schermo)

Durante il periodo riproduttivo, aprile-maggio,  sul capo, sul petto e nella zona scapolare compaiono  soffici e candide penne ornamentali.

Garzetta (Egretta garzetta) con il piumaggio ornamentale.
Foto Maurizio Romio. Data scatto: 11 aprile 2023. Località: Santa Giulia, Porto Tolle, Italia. Fotocamera Olympus OM-D E-M10 III + M.Zuiko 100-400 f5.0-6.3 + M.Zuiko MC-20, ƒ/14, 1/500 sec., 800 mm, efov 1600 mm, ISO 320, crop

In passato le piume di questi uccelli erano molto richieste nel mondo della moda come ornamento e le garzette, a causa di una caccia indiscriminata, soprattutto concentrata nel periodo di maggior splendore delle loro piume coincidente con il periodo riproduttivo,  hanno rischiato l’estinzione.

Garzetta (Egretta garzetta) con verme.

Con l’introduzione di leggi per la loro salvaguardia negli anni questa specie ha potuto tornare ad espandersi e oggi la garzetta è considerata come specie a rischio minimo di estinzione.

La garzetta si nutre in particolare di piccoli pesci, rane, vermi, gamberi, molluschi.

Garzetta (Egretta garzetta) con verme.
Foto Maurizio Romio. Data scatto: 11 aprile 2023. Località: Santa Giulia, Porto Tolle, Italia. Fotocamera Olympus OM-D E-M10 III + M.Zuiko 100-400 f5.0-6.3 + M.Zuiko MC-20, ƒ/14, 1/250 sec., 800 mm, efov 1600 mm, ISO 500, crop