Sito irraggiungibile dopo attivazione plugin WordPress

Ciao a tutti,

sapevo che il problema di avere il sito irraggiungibile poteva verificarsi  dopo  aver fatto un aggiornamento di WordPress ma non ero a conoscenza che ciò potesse succedere anche dopo aver attivato un nuovo plugin WordPress.

In un mio  precedente post, datato 27  dicembre 2011 e dal titolo “Inserire il tasto Mi piace e il bottone Google +1 in un blog WordPress”, ho evidenziato che, dopo aver attivato un plugin di WordPress, il sito e il blog erano spariti e mi compariva la scritta “Sito in costruzione”.

Qual’ è stato il mio errore? Aver attivato sul blog un plugin  non aggiornato alla versione di WordPress in uso. In questo specifico caso avevo seguito le istruzioni “incomplete” viste in un video.

Mi sorge ora una domanda: cosa succede se faccio un aggiornamento di WordPress e sul mio blog sono attivi dei plugins non aggiornati alla versione che sto per scaricare? Penso che questo grave problema con molta probabilità si ripeterebbe. Per questo motivo in fase di aggiornamento di WordPress penso sia consigliabile disattivare i plugins e riattivarli in un secondo momento oppure controllare, prima dell’aggiornamento, se i plugins attivi nel blog, così come il tema utilizzato, siano compatibili con la versione di WordPress che si va ad installare.

Spero che questa mia esperienza possa essere utile ad altri utenti che hanno un blog WordPress su hosting Aruba.

Per ripristinare il blog e riparare i permessi del mio sito su Aruba mi sono collegato al vademecum di Aruba: http://vademecum.aruba.it/main/

Nell’area Hosting Linux ho fatto l’accesso al pannello di controllo.

Tramite il pannello di controllo del mio dominio, nella Linux Area,  ho effettuato l’accesso alla “Protezione Directory Hosting Linux” e poi, su “Strumenti e Impostazioni”,  ho cliccato su “Riparazione Permissions” dando l’ ok al ripristino di tutte le directories e dei files allo stato originale.

Dopo poco con mia grande gioia e sorpresa il sito è tornato visibile sul web.

All’interno dell’amministrazione del blog, nell’area dedicata ai plugins,  appariva la seguente scritta “il plugin wp-… è stato disattivato a causa di un errore: il file del plugin non esiste”.

Un saluto

Il canale di Maurizio Romio su YouTube

Oggi 18 novembre 2011 ho attivato su YouTube un nuovo canale video.

http://www.youtube.com/user/maurizioromio

Il primo video caricato è intitolato “Il passero domestico”.

Succede che un giorno,  mentre sono a pranzo a casa di mia mamma,  mi si informa che da tempo c’è un passero che all’ora di pranzo entra in cucina e  nonostante la presenza di persone, di bambini che giocano e con la televisione accesa, si mette a mangiare in una piccola ciotola. Prendo la cinepresa e dopo poco ecco che  il passero arriva….
Buona visione

Il blog un anno dopo

Ciao a tutti… non so se sono stati molti o pochi coloro i quali hanno fatto visita al blog Romio at Costabissara.

Oggi, 12 novembre 2011,  è un anno che il blog è in Rete.

Ricordo quando un anno fa ho visto apparire sullo schermo il post “Ciao Mondo!”…. ne fui felice e soddisfatto.  Da persona “non competente in materia” mi sembrava che il risultato ottenuto fosse stato grande; e, a distanza di tempo, forse grande lo è davvero, non per quello che ho fatto io, ma per l’indiscutibile valore espresso da quella parte della Rete dove operano persone che comunicano e  che generosamente mettono a disposizione reciprocamente le proprie esperienze e competenze e alle quali io ho fatto riferimento.

In occasione di questo primo anniversario ho cercato di attivare nel blog alcune implementazioni rispetto alla versione standard di base.

Mio figlio mi sollecitava da tempo a migliorare la grafica… Sembra facile!

Allora mi sono messo a navigare in Rete per capire come poter inserire, ad esempio, un logo personalizzato nella testata (in questo caso ho scelto, per il momento, l’immagine di due margherite sbocciate, la scorsa primavera, in giardino). Ho imparato a inserire una foto che compaia in evidenza, assieme alla parte introduttiva dei post,  nella Homepage del blog, così come a collocare una immagine nella colonna di destra.  In questo caso per modificare  e ridimensionare le foto ho utilizzato i programmi per la elaborazione delle immagini Gimp, (www.gimp.org) e Image Resizer per Windows XP (http://windows.microsoft.com/en-US/windows/downloads/windows-xp), software entrambi disponibili gratuitamente in Internet.

Ho appreso come si fa il  backup dei contenuti del blog e il trasferimento dei file al server.

Il tutto attraverso le persone che in Rete mettono a disposizione le proprie conoscenze, scambiandosi informazioni.

A proposito… penso prossimamente di leggere il libro dal titolo “La parte abitata della Rete” di Sergio Maistrello (http://www.sergiomaistrello.it/libri/lpadr/).

Per i servizi di acquisto del dominio, la creazione del sito www.romiocostabissara.it, del blog www.romiocostabissara.it/wordpress e l’acquisizione di uno spazio in Internet, spazio messo a disposizione attraverso un server web, ho scelto il service provider italiano Aruba (www.aruba.it) il quale, fra le varie applicazioni, mette a disposizione anche la piattaforma WordPress (www.wordpress.org),  sulla  quale, così com’ era mia intenzione,  ho creato  il blog.

Nel caso qualcun altro pensi di utilizzare WordPress su hosting Aruba, attenzione, perché si deve  aggiungere il  servizio accessorio Database MySql e scegliere l’ opzione Server Hosting Linux.

Per la veste grafica, all’interno di WordPress, ho scelto il tema grafico “Atahualpa” (http://wordpress.org/extend/themes/atahualpa)

 

Sotto il titolo del blog “Romio at Costabissara” compare la scritta “Urban blog”.

Rappresenta l’impronta simbolica distintiva, con la quale ho voluto in  origine contraddistinguere il blog.

Un blog legato al territorio e alle esperienze maturate e vissute dalle persone che in questo luogo ci abitano o ci hanno abitato. Questo non significa non considerare eventuali contributi di chi vive in altre località… anzi  essi sono ben accetti. 

Un saluto

Maurizio

 

Corsi d’acqua di Costabissara: roggia Contarina

Ho scelto il primo giorno di primavera per scrivere questo mio tributo ad uno dei corsi d’acqua di Costabissara: la roggia Contarina

Perché parlo di tributo?

Perché sono particolarmente legato a questa piccola roggia bissarese dalle nobili origini chiamata Contarina.

Sin da bambino sono sempre stato “vicino” a questo corso d’acqua.

Lungo le sue sponde costruivo, insieme ai miei compagni di gioco, i “forti”. Questi erano dei ripari realizzati utilizzando e intrecciando fra loro i rami degli alberi… per dare un’idea… alla fine il “forte” che si erigeva era qualcosa di simile ad un capanno per cacciatori.

Le “albere” oltre a fornire il materiale per le nostre fortezze, davano sostegno alle rive,  ricovero agli uccelli e sulla loro corona potevano essere raccolti i funghi “d’albera”.

E poi sulle acque di roggia Contarina una volta in alcuni punti si navigava.

Si navigava? E come?

Semplice…si prendeva un bancale in legno, sotto si infilavano alcune taniche in plastica ed ecco…  la zattera era fatta, ci si saliva sopra e via… su e giù… lungo il suo corso. Ogni tanto ci si ritrovava a bordo anche in due, tre marinai… ma a questo punto l’equilibrio si faceva così precario che qualche volta si cadeva in acqua…un problema se succedeva nei mesi più freddi!… non tanto per la temperatura rigida… ma per le sgridate che rischiavamo di prendere quando poi si tornava  a casa bagnati.

La pesca.. altro aspetto interessante di questo corso d’acqua. Roggia Contarina è una roggia dalle acque limpide e pulite.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Questo particolare è dovuto al fondo ghiaioso, costituito da piccoli sassi, poi alla presenza di piante acquatiche che ossigenano e depurano l’acqua ma soprattutto ritengo dipenda dal fatto che lungo il suo itinerario ci sono numerose canne che alimentano il flusso facendo risalire  l’acqua sorgiva dal sottosuolo fino al suo alveo.

Anguille, lucci, cavedani, lamprede, spinarelli, sanguinelle… erano e sono presenti nelle sue acque ma questo però deve rimanere un segreto… altrimenti i pescatori arrivano.

Come quell’estate del 1948. A pescare nelle sue acque c’erano allora due giovani ragazzi bissaresi…un certo Versara dalla Filanda e un suo amico….. Mio nonno Costante si avvicina loro e dice: “Tusi, xe meio che tornè verso casa… a xe drio rivare el bruto tempo”. I giovani pescatori non prestano però  attenzione al consiglio di chi li invitava a rientrare velocemente alle loro abitazioni prima dell’arrivo del temporale.

Da lì a poco… mio nonno se li ritrova impauriti dentro casa… i ragazzi si erano rifugiati a casa sua  per salvarsi da quello che era diventato nel frattempo un uragano… dal cielo mista alla grandine scendevano ora… anche i pezzi di copertura del tetto della Chiesa parrocchiale di Costabissara.

In passato, negli anni ’50,  aveva scelto di trovar casa  a Costabissara,  lungo le rive di roggia Contarina nei pressi della zona Fornaci, pure un fagiano. Con il trascorrere del tempo era diventato quasi una leggenda locale… lo si poteva notare e sentire ma mai nessun cacciatore riusciva a prenderlo. Questa situazione si è protratta per molte stagioni fino a che, per lui, un brutto giorno… un cacciatore, cercando un uccello “impallinato” fra le sterpaglie… lo vede… due scoppiettate… e il fagiano dalla coda lunga… termina la sua storia lungo le sponde di roggia Contarina.

Se la fauna aveva perduto i caldi e vivaci colori del fagiano nel corso degli anni in questo luogo, in prossimità del ponte “dal tubo de fero”, la flora ha conservato il colore giallo delle Primule, l’ azzurro dei Crocus, il bianco e il viola  delle Margherite e delle Violette,  il celeste dei Nontiscordardimé.       

Ai giorni nostri lungo il suo scorrere si può scorgere la Gallinella d’acqua, qualche Airone intento a pescare e se siamo fortunati possiamo ammirare il Martin Pescatore che con il suo volo radente dona al colore verde dell’ambiente circostante il contrasto del suo blu quasi fosforescente.

Ma proviamo ora con l’immaginazione a fare un salto nel passato…remoto…proviamo a ritornare nella Costafabbrica del 1500, così si chiamava Costabissara a quel tempo, quando la roggia non esisteva. Proviamo ad immaginare le persone che alla fine del XVI secolo iniziano a scavare nella campagna bissarese questo canale… su iniziativa della nobile Signora Cecilia Contarini,  in un ambiente a tratti paludoso… mentre in altri punti distese di campi si aprono quasi a perdita d’occhio… qualche fattoria isolata qua e là… contadini intenti  al lavoro nei campi… bambini che giocano e che guardano pieni di curiosità  il nascere di questa roggia…

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               A distanza di 400 anni, poco più di 10 nonni… dopo, ci siamo noi ora che passeggiamo lungo le sue sponde… c’è mio figlio che gioca e pesca lungo le sue rive.. c’è chi fa jogging, chi porta a passeggio i nipoti, chi il proprio cane… tra 400 anni…. proviamo ad immaginare di navigare nel 2411 sulle acque di roggia Contarina…  riusciamo ad immaginare qualcosa di così lontano?

Un saluto.

Maurizio Romio

Blog e giornalismo

Da new-blogger desidero fare alcune riflessioni sul blog come diario in rete.

Prendo come spunto di partenza il lavoro del giornalista.

L’attività del giornalista è sostanzialmente quella di  riportare notizie.

Penso di non essere lontano dalla verità nell’affermare che nella sostanza delle cose fare giornalismo è parlare degli altri, di  fatti ed eventi che possono interessare gli altri.

Giornalismo è un qualcosa che si riferisce agli altri.

Siamo sei miliardi di persone, eventi ne accadono ogni secondo, ci si può riferire al passato, al presente e al futuro,  quindi, da non giornalista,  ritengo  si possa affermare
se non altro che  materiale per fare giornalismo ne esista in abbondanza.

Forse anche per questo il Citizen Journalism avrà sempre più successo.

Riferendomi al Blog che per sua natura è quello di essere una sorta di diario on-line, mi pongo questa domanda: parlare di noi stessi, parlare delle cose che accadono
ma riferendoci a noi stessi, al   nostro essere “Home Journalist” e non “Citizen journalist”   è semplice o difficile? 

Non sono per ora in grado di dare una risposta. Di certo la troverò nel corso tempo.

Maurizio Romio

(English version)

The blog and  the journalism. 

I’m  a new-blogger and  I desire to make some considerations about the blog as a sort of  on-line diary.

I start speaking about  the job of the journalist.

I think that the activity of the journalist  substantially is  to offer news.

I think not being away from the truth when I affirm that in the substance of the things to make journalism is to speak about others people, about facts and events that can be interest to the others.

Journalism is something that is reported to the others.

We are six billion people, events every second happens, you  can report about the past, the present and the future. I believe that material to make journalism exists in abundance.

Perhaps for this reason the Citizen Journalism will be more and more successful.

Reporting me to the blog, for his nature a sort on-line diary, I make this question: to speak of ourselves, to speak of the things that happen but reporting these to ourselves,
to be “Home Journalist” and not “Citizen journalist”  is it simple or difficult?

Now I am not able to give an answer. Of course I will find it in the progress time.

Maurizio Romio

Il Blog e la Legge

Il blog e la legge.

Quando si è impegnati a creare un blog si tralasciano magari aspetti più formali per concentrasi sulla parte tecnica. Ma dopo poco ci si rende conto che c’è la necessità di conoscere come potersi  muovere all’interno di questa  realtà… che spesso viene chiamata virtuale ma  che virtuale non è nel momento in cui si rischia di andare a ledere, anche senza volerlo,  gli interessi e i diritti di terzi.
Devo sottolineare che in rete  ho avuto più facilità a raccogliere notizie su come fare un blog che come gestirlo dal punto di vista del diritto.
Ecco i termini con i quali ho dovuto famigliarizzarmi: framing e deep link.
In sostanza questi termini mettono in evidenza due comportamenti che in rete possono essere quasi spontanei…  vedo una pagina interessante … faccio il link della pagina.
Il problema è l’uso che se ne fa di questa pagina.  Se questa pagina viene inserita all’interno di una cornice di banner pubblicitari del proprio sito ecco che si parla di framing… e questo non è corretto.
Il deep link si attua quando si fa il link di una pagina interna di un sito scavalcando la home page di quest’ultimo.
L’agenzia ANSA ad esempio alla pagina Copyright definisce chiaramente i limiti di utilizzo del deep linking e del framing sui propri contenuti.
Insomma… ci sono alcune cose che è meglio conoscere quando si decide di creare un blog.

Ciao mondo!!

Che dire? sono soddisfatto. Non è stato facile arrivare alla prima pagina di questo blog però ci sono riuscito. Come?  attraverso la rete… ho letto recensioni, consigli e link dopo link  sono riuscito a dare vita a questo blog. In quanto tempo? Circa una settimana. E’ stato come imparare un nuovo linguaggio. Adesso il blog è nato… e come per  un bambino appena nato, bisognerà aiutarlo a crescere e  insegnargli a viviere nel suo ambiente.  Mi è piaciuta l’affermazione di un blogger che cercando di far capire questa realtà ai neofiti ha suggerito  di vedere la rete come una fonte d’acqua..una fonte che mette a disposizione  moltissima acqua..ma che può essere difficile da bere per la troppa disponibilità di flusso. Si tratta d’ora in poi d’ imparare  ad attingere nel modo più corretto e rispettoso  da questa fonte.  Maurizio